Cos’è un orchestratore?

Norman Ludwin

Che cos’è un orchestratore ?

E qual è il suo ruolo?

Ho intervistato Norman Ludwin, compositore e orchestratore dalla lunga esperienza sia di insegnante che di strumentista orchestrale di centinaia di colonne sonore che ascoltiamo mentre guardiamo le pellicole di Hollywood. Ecco la sua esperienza.

Innanzitutto, spiegaci chi è Norman Ludwin

Sono un contrabbassista e docente di composizione e orchestrazione cinematografica, istruttore nel Programma UCLA di composizione per Film. Ho lavorato in oltre 200 film per compositori come Michael Giacchino, John Williams, Jerry Goldsmith, Thomas Newman, Danny Elfman e molti altri. Tengo diversi seminari presso numerose istituzioni musicali in giro per il mondo e ho scritto numerosi libri sull’orchestrazione per il cinema.

Come hai iniziato a fare musica?

Sia il mio padre che mio zio erano pianisti amatoriali. Quindi ho iniziato a suonare sin da bambino.

Cos’è un orchestratore e che differenza c’è tra Compositore e Orchestratore?

In breve: il compositore scrive le note, l’orchestratore sceglie gli strumenti dell’orchestra a cui farle suonare.

Nelle colonne sonore e nell’industria musicale per i media quanto è richiesto l’orchestratore?

Molto, perché i tempi sono stretti e gli orchestratori sono quindi necessari. Naturalmente, quando c’è un budget limitato allora i compositori devono fare tutto il lavoro da soli.

Quali sono le competenze fondamentali che un orchestratore deve avere?

Questo è ciò che scrivo in dettaglio nei miei libri, ma la risposta breve è: una profonda conoscenza degli strumenti orchestrali e un ampio background del loro repertorio.

Un orchestratore può vivere facendo questo lavoro?

Sì, ma come tutti i lavori nella musica, è una bella sfida.

Ci sono interessanti opportunità di lavoro per chi scrive e orchestra musica?

Sì: videogiochi interattivi, piattaforme di Realtà Virtuale, spettacoli basati sul web, web streaming, le opportunità non mancano.

Qual è il tuo approccio personale per preparare un nuovo pezzo di musica? Quali sono i passi che segui?

Dipende dalla situazione. Generalmente cerco di improvvisare finché non vengono chiarite le idee e i temi principali. Poi passo alla notazione. Utilizzo un DAW per sperimentare vari gruppi di strumenti.

Quali sono i tuoi suggerimenti per i giovani compositori che vogliono entrare nell’ambito delle colonne sonore?

Studia i compositori che ti piacciono e cerca di imparare da loro, ma soprattutto non perdere di vista la tua visione originale. Il mondo ha già un John Williams, quindi puoi usare le tecniche di Williams, ma usa il tuo background e la tua esperienza di vita per ispirare la tua musica.

Qual è l’errore che non avresti mai ripetuto con la tua esperienza?

Stavo lavorando su un pezzo per Michael Giacchino e ho cambiato la melodia per aggiungere varietà, ma non era quello che voleva. Quando lo ha ascoltato, infatti, se n’è accorto subito e me lo ha fatto cambiare. Non mi sono reso conto che stava aspettando di usare quella tecnica, ma solo più tardi nel film.

Quali parole finali daresti a chi ci segue?

Scrivi ogni giorno; vai ai concerti; impara uno strumento musicale; studia le partiture e incontra quante più persone possibili del settore musicale.

Come ci si può mantenere in contatto con il tuo lavoro?

Il sito dei miei libri e per il coaching su Skype è www.musicnewapproach.com. La mia applicazione è Ludwin Music.

Un ultimo messaggio

Buona fortuna e continua a scrivere!

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2 Commenti

  1. Marco

    Il mio compositore preferito è Ennio Morricone, che ha sempre orchestrato personalmente le sue composizioni, lasciando talvolta il compito di dirigere l’orchestra ad altri (soprattutto Bruno Nicolai). John Williams è molto stimato, così come altri compositori, ma sono rimasto molto deluso nel momento in cui ho saputo che si avvale di orchestratori. Comunque sia, articolo interessante, grazie per averlo pubblicato.

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    1. Joseph Arena (Autore Post)

      Ciao Marco, sì, può sorprendere scoprire che alle spalle di grandi compositori lavorino schiere di arrangiatori, orchestratori e collaboratori vari. Alcuni, come il Maestro Ennio Morricone, sono orgogliosi di rimarcare che loro stessi hanno orchestrato le loro composizioni, ma per alcune produzioni cinematografiche, dove i tempi destinati alla realizzazione della musica sono molto stretti, il ricorso ad un orchestratore può essere una scelta obbligata: si riducono molto i tempi. Ad esempio, l’orchestratore “storico” di John Williams e’ stato Herbert W. Spencer fino al 1992. Attenzione però: come in tutti i campi delle realizzazioni artistiche, ci sono diversi livelli di maturità e il fatto che un compositore si avvalga dell’aiuto di un orchestratore non significa che lui non sarebbe capace di orchestrare le sue stesse musiche, ma semplicemente “delega” ad un altro professionista l’implementazione delle sue idee, dando istruzioni più o meno dettagliate circa l’effetto che vuole ottenere e comunque approvandone il risultato finale.

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