Cos’è il Music Licensing e come ti fa guadagnare – Parte 1

In questo articolo comincio ad approfondire un po’ di più il concetto di music licensing.

Vedrai come, attraverso questa forma di business, puoi guadagnare anche tu dalla tua musica.

Cominciamo subito col dire cosa il music licensing NON è:

  • Non è vendere musica ai tuoi fans
  • Non è vendere CD al tuo pubblico per il semplice ascolto personale
  • Non è vendere musica in streaming o in download a chi la vuole semplicemente ascoltare

In altre parole, il music licensing non è vendere musica a chi la vuole semplicemente ascoltare per puro piacere o divertimento personale. Tratteremo di questo tipo di business in un altro articolo.

Music licensing, invcece, è:

  • Vendere la propria musica in licenza d’uso al fine di consentirne l’utilizzo come “colonna sonora” in un prodotto multimediale (come un video, un Film, uno Spot TV o web, Videogame, ecc.).

Cioè, il compratore che acquista una licenza d’uso da te, non lo fa per ascoltare privatamente a casa sua il tuo pezzo musicale (beh, volendo lo può anche fare, ma sarebbe un po’ un uso improprio di questo strumento), ma l’acquista per uno scopo diverso, e cioè tipicamente per poter accompagnare – con la tua musica – immagini e video prodotti per le finalità più diverse.

Da questo scopo, infatti, questo tipo di licenza è chiamata anche licenza di sincronizzazione (in inglese sync licensing o synchronization right) ed è infatti quel diritto di usare un tuo pezzo musicale in sincrono con un video.

Facciamo un esempio per intenderci meglio.

Esempio

Un regista di un cortometraggio che lavora in Australia sta finalizzando il montaggio del suo film e ad un certo punto si accorge che ha bisogno di un breve intervento musicale per sottolineare un certo tipo di emozione in corrispondenza di una certa scena.

Dall’altra parte del pianeta, tu, con la tua chitarra (o qualsiasi altro strumento suoni), hai già scritto, suonato e registrato un tuo bel pezzo musicale che, manco a dirlo, risponde esattamente alle esigenze emozionali di quel regista Australiano.

Bene, adesso supponiamo che per uno straordinario colpo di fortuna, il regista e tu vi incontriate: il regista ascolta il tuo pezzo e se ne innamora, mentre tu vieni quindi a sapere che il regista vuole usare il tuo pezzo per il suo film.

A questo punto, che si fa?

Beh, se il regista vuole usare proprio il tuo pezzo nel suo cortometraggio e a te non disturba l’uso che ne vuole fare, vi mettete d’accordo (e vedremo poi cosa significa questo mettersi d’accordo) e trovate un punto d’incontro: in pratica, tu concedi una licenza d’uso alla produzione del film (il che significa che autorizzi legalmente la produzione a usare il tuo pezzo musicale in sincrono col film) e la produzione ti compensa economicamente di questa autorizzazione, pagandoti una cifra in denaro una tantum, cioè una volta sola.

A questo punto, sorgono spontanee alcune domande:

  • “Ma se concedo l’autorizzazione a usare il mio pezzo, perdo la sua proprietà?”

 

Risposta: No, tu hai concesso solo l’autorizzazione all’USO del tuo pezzo in quel contesto specifico (il cortometraggio, nel caso dell’esempio). Non hai venduto la proprietà del pezzo, quindi il pezzo rimane comunque tuo e puoi continuare a farci quello che vuoi.

  • “Dopo aver concesso questa autorizzazione, posso concederla anche ad altri e farmi pagare?”

 

Risposta: Certamente sì, puoi vendere questo tipo di licenza tutte le volte che vuoi, anche migliaia di volte, a persone diverse che ne faranno uso diverso, a meno che non tu non abbia preso accordi specifici con la produzione del primo regista: se lui vuole l’uso esclusivo del tuo pezzo, cioè vuole che tu autorizzi SOLO lui all’uso di quel pezzo e nessun’altro (e posto naturalmente che tu sia d’accordo), questo deve essere concordato per iscritto e, naturalmente, adeguatamente compensato!

  • “Che succede se scopro che il mio pezzo è stato usato come sottofondo di un video senza la mia autorizzazione?”

 

Risposta: Se non hai autorizzato ad usare il tuo pezzo come sottofondo in un video che vedi in TV o altrove, chi lo ha fatto ha violato la legge sul copyright (che vale grossomodo in tutto il mondo), per cui puoi chiederne conto e ragione (possibilmente tramite l’assistenza di un legale). Vedremo poi che in alcuni casi particolari (ad esempio You-Tube) puoi guadagnare anche da queste situazioni “marginali”.

  • Devo occuparmi io di vendere le licenze d’uso dei miei pezzi o posso rivolgermi a qualcuno che lo fa per me?

 

Risposta: In linea di principio, essendo tu il titolare esclusivo dei diritti di sfruttamento economico delle tue creazioni musicali (grazie alla legge sul diritto d’autore), tu sei certamente titolato per occuparti in prima persona di vendere le licenze di sincronizzazione dei tuoi pezzi.

In tal caso, però, dovrai anche preoccuparti di promuovere la tua musica, in modo che possa facilmente essere scelta per le produzioni multimediali più disparate. Dovrai negoziare le condizioni della licenza d’uso (ad esempio, quale uso autorizzi, quale non autorizzi, ecc.), il prezzo, scrivere e firmare un contratto, ecc.

Il vantaggio principale di questa gestione in prima persona del “procacciamento” degli affari è che tu trattieni per te l’intero compenso economico che riesci a spuntare con il compratore.

Ma capisci bene come gestire per intero questa attività possa impegnarti parecchio tempo e richiedere competenze specifiche (specie in campo legale, ma anche di marketing) che potresti non avere o non voler gestire.

Quindi, per una questione di carattere pratico, può tornare utile affidarsi a delle compagnie che gestiscono tutta la parte burocratica e, in una certa misura anche promozionale, per te, in cambio di un corrispettivo economico.

 

  • quali sono queste società?
  • quali sono le condizioni a cui fare attenzione?
  • quanto si può guadagnare?

Lo vedremo nelle prossime puntate 😉

Intanto, se hai mai scritto un pezzo musicale che tieni nel cassetto da anni, sappi che in questo momento potrebbe esserci nel mondo un regista o un produttore di video disposto a pagarti per usarlo!

Ci hai mai pensato?

Altre domande? Fatti sentire nei commenti, rispondo sempre volentieri.

A presto,

Joseph Arena

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10 Commenti

  1. roberto

    ho capito alcuni passaggi,ma sono molto titubante; vorrei capire di piu’ per capire come mi devo comportare con le mie canzoni, se ne mando una a chi e’ interessato come mi devo confrontare con i prezzi di mercato oppure come devo fare per farmi tutta questa pubblicita? se tutto fosse cosi’ semplice a quest’ora sarei diventato gia’ ricco. ma non sono ancora certo che dare una mia canzone mi possa portare tutti questi soldi.

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    1. Joseph Arena (Autore Post)

      Roberto, capisco la tua titubanza e la tua prudenza. Vedremo più approfonditamente in altri articoli di dare adeguate risposte alle tue domande sulle canzoni. Ti invito intanto a fare una riflessione: se nessuno può conoscere il tuo lavoro, allora nessuno lo potrà mai apprezzare. Inoltre, nessuno può prometterti di farti diventare ricco con le tue canzoni, ma non escludere nemmeno che tu non possa guadagnarci e anche discretamente bene. Se hai talento e ti sai muovere, allora i risultati devono arrivare.

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  2. Manuel

    Ciao! Finalmente ho trovato un articolo che va dritto al punto della questione. Avrei una domanda e spero di ricevere una risposta:

    Sono un compositore e scrivo musica prettamente indicata per i trailer (epica, rock, ibridi ecc.ecc.). In molti consigliano di avere un editore che faccia da tramite, da sponsor insomma, che si occupa esclusivamente del piazzamento del mio brano. Potresti darmi qualche consiglio a riguardo per quanto riguarda SIAE (ASCAP o BMI), discorso partita IVA, license di sincronizzazione ecc.ecc.

    Grazie infinite. Attendo con ansia la seconda parte!
    Manuel

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    1. Joseph Arena (Autore Post)

      Ciao Manuel, dedicheremo qualche articolo specifico per rispondere alle tue domande, intanto ti anticipo che oggi esistono parecchie aziende sparse nel mondo, piccole, medie e grandi, che si concentrano in particolare sul piazzamento della musica per trailers perché al momento è un mercato discretamente redditizio.

      Un buon publisher (= editore) può essere molto utile, soprattutto all’inizio: può infatti aiutarti a migliorare i tuoi standard tecnici e qualitativi, in modo da risultare competitivi in un mercato agguerrito.
      Nei publisher lavorano infatti dei supervisori musicali che forniscono feedback (ovviamente solo alle persone che loro ritengono talentuose) su come migliorare le proprie creazioni per renderle più “licenziabili”.

      Tutto questo lavoro del publisher ha un costo: una parte dei proventi delle licenze di sincronizzazione – quando finalmente si ottiene un piazzamento – vanno al publisher (si firmano dei contratti per stabilire le quote, le condizioni, ecc). Una quota di spartizione standard è 50/50.
      D’altra parte, fare tutto da soli, specie quando si è degli “sconosciuti”, può essere notevolmente più impegnativo, specie in termini di tempo.

      Quanto ai collezionatori delle royalties (SIAE, ecc.), il mio consiglio è quello di associarsi comunque a qualche società, anche in funzione di dove si pensa di lavorare di più. (Ad esempio, ASCAP per USA e Canada), PRS per UK, SIAE per Italia. Comunque, anche questo viene poi gestito assieme al publisher.

      Tieni conto però che per la musica da trailers, se il piazzamento è interessante, il grosso del compenso deriva dalla licenza di sincronizzazione che si pattuisce tra le parti, piuttosto che dalle altre royalties collezionabili in altri modi.

      Quanto alla gestione fiscale, molto dipende naturalmente dal giro di affari di cui stiamo parlando: un conto è licenziare per 1000€ l’anno, un conto è per 100.000€ 😉

      A presto, e grazie per il tuo interessamento!

      Joseph

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  3. Paolo

    buongiorno
    ma è possibile avere un ideale sui guadagni(anche approssimativi..)delle varie sincronizzazioni?
    lo so che è tutto soggettivo ma non sono mai riuscito ad avere un idea…ad esempio in uno spot su radio network..o su un canale televisivo tipo rai o altri…e nei film?
    grazie

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    1. Joseph Arena (Autore Post)

      Ciao Paolo, dipende molto da numerosi fattori: per farti un’idea, ci sono licenze di sincronizzazione in cui si possono guadagnare 20€, 200€, 2.000€, 20.000€ e più. Dipende dal tipo di mercato, dall’esclusività, dalla durata del pezzo usato, dalla grandezza del pubblico, ecc.

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  4. Mike

    Ciao, vorrei capirne di più sulle licenze, come faccio ad ottenerle o stipulare una?
    Mi spiego meglio, se io avessi delle instrumental che volessi vendere, come faccio a stipularne una licenza d’uso?
    Attendo risposta, e la ringrazio anticipatamente.

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    1. Joseph Arena (Autore Post)

      Ciao Mike,

      spiego come acquisire e vendere licenze in questo articolo sul royalty free

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  5. Gaetano

    Ciao Joseph. Volevo chiederti: io compositore, posso vendere la licenza di sincronizzazione di un mio brano, ad esempio attraverso jamendo e lo stesso brano metterlo in vendita sui portali di musica digitale?
    Grazie

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    1. Joseph Arena (Autore Post)

      Ciao Gaetano,

      in linea di principio la risposta è sì: la licenza di sincronizzazione di un tuo brano musicale e il diritto di ascoltarlo (in streaming) o scaricarlo (tramite il download) sono tutte cose diverse che puoi quindi gestire in modo indipendente.

      In bocca al lupo per tutto ciò che ti sta a cuore.
      J

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